L' Intelligenza Artificiale (A.I.) in Fotografia. La mia PRIMA immagine generata!

Ebbene sì,

anche per me è arrivato il momento di addentrarmi in questo argomento tanto discusso, l’ Intelligenza Artificiale. L’impatto dell’ A.I. nella fotografia non è più trascurabile, non solo in quella di paesaggio, ma in tutti i generi. E sarà sempre “peggio”…

Non ne ho mai parlato finora, ma in realtà è da diversi mesi che osservo e mi informo sui progressi dell’ Intelligenza Artificiale. Mi ricorda un po’ il periodo in cui iniziai ad utilizzare i computer: vedevo un cambio di paradigma in corso, all’ inizio lentamente e poi sempre più veloce fino a quanto non si sono integrati totalmente con noi. Già all’epoca, qualcuno diceva che sarebbe stata una bolla di sapone, e che la rivoluzione in corso non avrebbe mai preso piede.

Con l’ A.I. la situazione è un po’ la stessa. Ci sono i detrattori e i diffidenti, che di solito sono quelli che non hanno ancora capito a cosa serve oppure che hanno paura che “ci ruberà il lavoro”. Ci sono poi i fanatici della svolta rivoluzionaria in atto che vedono l’ Intelligenza Artificiale come una salvezza perchè risolverà tutti i nostri problemi in meno tempo e meglio.
Ci sono, infine, quelli che sono nel mezzo: non minimizzano perché vorrebbe dire essere ciechi, ma allo stesso tempo non fanno i salti di gioia perché ogni cambiamento di questo tipo è pur sempre impegnativo. Io sono tra questi.

So benissimo, infatti, che le implicazioni saranno sempre più ampie e, anzi, sono già tantissimi i campi in cui è coinvolta l’ Intelligenza Artificiale. Ho voluto quindi sperimentare alcuni tool già disponibili di A.I. generativa, e vedere cosa sarebbe successo applicandola al mio campo.

Ho così iniziato ad utilizzare, tramite il collega in Digistart Media specializzato in A.I., Midjourney e altri interessanti tool. Per il prompt, ho dato indicazioni precise di come volevo la fotografia, compresi gli EXIF, l’attrezzatura da usare e il mood su Chat GPT 4.0. Ho cercato di promptare anche lo stile che volevo, più vicino possibile al mio, e ho chiaramente chiesto all’ A.I. di utilizzare Canon.
Abbiamo fatto generare diverse immagini su Midjourney 6 e, una volta trovata quella che più mi piaceva, ne abbiamo fatto alcune alternative. Il risultato è poi stato ulteriormente upscalato e migliorato con Magnific.ai, tool incredibile per quanto riesce restituire immagini verosimili. Infine, ho dato una passata di dodge and burn su Photoshop, per enfatizzare un po’ meglio soprattutto le luci sui fiori in primo piano.


il risultato:

Ma quindi, cosa ho chiesto di generare all’ A.I.? Ovviamente una classica foto di montagne con fiori in primo piano ed un epico midground, giusto per capire cosa sarebbe successo.

Vogliamo vederla? Dai.

Immagina uscita da Midjourney ed enhanced su Magnific.ai

Già con questo output devo dire di essermi davvero stupito: è chiaro che un occhio esperto si accorge che c’è qualcosa che non va, a partire dalla totale assenza di grana fotografica e dalla pulizia da videogame.

Ma è anche vero che non tutti se ne accorgerebbero, soprattutto se paragonata ad alcune immagini estremamente post-prodotte e magari compositate.

Andiamo dunque a vedere il risultato finale dopo un rapido Dodge & Burn in Photoshop, con diversi metodi di fusione a seconda delle zone ed ovviamente con le maschere di luminosità. ed aver aumentato la luminosità dei punti luce così da creare maggior contrasto con le zone in ombra.

Ecco dunque l’immagine finale che, a dire la verità, trovo sia davvero PAZZESCA.

Nel prompt ho inserito anche un reference della montagna principale che volevo, il Cervino (Matterhorn), una delle mie cime preferite a livello di forma. Direi che il risultato è a metà tra il Cervino e il Cerro Torre in Patagonia.

L’ A.I. ci ruberà il lavoro?

Che dire? E’ sicuramente uno strumento stupefacente, che ogni settimana (per non dire ogni giorno) viene migliorato. Non riesco a pensare a quello che ci sarà tra un anno, soprattutto nell’ambito più commerciale della fotografia. Tutto questo, infatti, mi fa pensare che molto presto scompariranno i complicati (e costosi, per il cliente) set di still life, e-commerce e prodotto in generale. Probabilmente anche set fashion o moda.
Credo che molto presto saremo in grado di dare in pasto all’ Intelligenza Artificiale una qualunque reference, compresa una foto del nostro prodotto fatta col cellulare, e che lei sarà in grado di contestualizzare l’oggetto in ogni ambiente da noi desiderato, senza più andare in studi di posa o costruire set impegnativi e costosi.
Quello che sta succedendo, infatti, è che per la prima volta nella storia dell’ Uomo, l’ I.A. sta andando a “minacciare” i lavori più tecnici e creativi, e non i meno qualificati come è sempre accaduto finora (si pensi, ad esempio alla Rivoluzione Industriale o all’introduzione delle macchine da cucire).
Probabilmente non subito, ma nemmeno troppo in là, se le aziende non sono cieche, si doteranno di un creativo in sede che a quel punto potrà benissimo essere un “semplice” prompter con qualche nozione di fotografia. Non verranno più spesi migliaia di euro in set commerciali, magari anche ricorrenti (ad es. uno per stagione in caso di e-commerce di abiti), in favore di un lavoro anche più preciso (si tratta pur sempre di macchine a generare le immagini) ma soprattutto instancabile e molto più veloce.

Al momento ci sono ancora delle incongruenze nelle immagini generate, così come Chat GPT a volte prende qualche granchio clamoroso, ma da qui ad un anno o due saranno software pressochè perfetti.

E a giorni arrivano i video con SORA, sempre di Open AI…

conclusione:

Anzitutto, cosa ne pensi dell’immagine generate? Trovi che sia realistica o assolutamente fuori scala?

C’è da dire che nel mondo Landscape Photography, la fotografia è inserita in un contesto molto più ampio, come ad esempio il viaggio, le condizioni imprevedibili, lo spot inaspettato ecc Quindi, a mio modesto parere, il discorso Intelligenza Artificiale nella Landscape Photography lascia ancora il tempo che trova.

Chi infatti si cimenta in questo genere, vuole vivere tutta l’avventura fotografica, non solo avere lo scatto finale.

Ed è, tutto sommato, un grande vantaggio per noi Landscapers :)

a presto,

Valerio